Brexit nell’Europa dell’Est – Gli effetti di Brexit sulla Russia

DI CHIARA INGENITO

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“Sottostimate la forza delle nostre democrazie, l’attrazione perpetua che esercitano le società aperte e libere, l’impegno delle nazioni occidentali nel sistema di alleanze che ci unisce”.

Con queste parole, Theresa May, rivolgendosi al governo russo, dichiara che, nonostante la Brexit, la Gran Bretagna rimarrà accanto all’Europa nel fronteggiare le “minacce” provenienti dalla Russia e che, sotto questo profilo, non esiste un reale isolamento della Gran Bretagna rispetto al resto dell’Europa.

Anzi, il Primo Ministro Inglese esprime con chiarezza la posizione del paese che rappresenta dicendo che “La Russia, ovviamente, è la prima delle minacce che il Regno Unito continuerà ad affrontare insieme all’Europa e all’Occidente anche dopo la Brexit”. Ciò dimostra il peso che ha la condotta della Russia con continue campagne di interferenza che i paesi occidentali già da tempo stanno denunciando. Si tratta di operazioni c.d. di guerra informativa fatte attraverso la diffusione online di contenuti mirati, falsi, alterati, che mostrano di avere come obiettivo quello di creare ulteriore confusione all’interno dei singoli stati e di minare la stabilità delle loro forme di governo, volte ad incrementare altresì l’incertezza economica, i problemi sociali e le questioni legate all’immigrazione.

Tuttavia contrariamente a quanto proclamato da Theresa May, la Gran Bretagna si sta già trovando al cospetto di una potenza, come la Russia, senza il pieno ed indiscusso appoggio dei paesi europei. Infatti, se è vero che la Brexit costituisce l’evento che maggiormente ha destabilizzato l’Europa nella sua storia, definito anche come “la più grande trasformazione strategica europea dalla fine della guerra fredda”, tale destabilizzazione ha già mostrato di avere delle conseguenze rilevanti sulla compattezza di Gran Bretagna e Europa rispetto alla Russia in quanto Brexit sta già incidendo sull’equilibrio globale delle relazioni politico-istituzionali tra i paesi, aspetto da sempre critico… (segue)