Seminario internazionale italo-brasiliano
Costituzionalismo, “beni comuni” e nuove tecnologie

19 gennaio 2018, ore 09.30-19.00
Sala Onida – III Piano

Link Originale: https://web.uniroma1.it/fac_economia/archivionotizie/costituzionalismo-beni-comuni-e-nuove-tecnologie

 

La rivoluzione tecnologica e la globalizzazione inducono a riconsiderare alcune categorie e istituti giuridici i cui tratti costitutivi sembravano, fino a tempi recenti, ben acquisiti e fa apparire nuove realtà che il diritto è chiamato a interpretare, regolare, fare proprie. L’avvento di Internet ha richiesto l’elaborazione di un apparato completamente nuovo di regole, che non è riconducibile al tradizionale sistema delle fonti. La fornitura dei servizi attraverso piattaforme digitali interroga la natura pubblica o privata dei servizi forniti e lo status giuridico dei soggetti che tali servizi offrono. In questo contesto appaiono sempre meno netti i confini tra pubblico e privato, tra ruolo dello Stato e potere autoregolatorio dei soggetti privati, tra diritti nazionali, sovranazionali e transnazionali.
Analoga forza dirompente nel dibattito giuridico e politico degli ultimi anni e analogo sovvertimento delle tradizionali categorie su cui si basa il costituzionalismo moderno è da riconoscere alla categoria dei “commons”, dei “beni comuni”, chiamata a supplire quei bisogni che si manifestano là dove l’intervento dello Stato non arriva e, allo stesso tempo, quello dei soggetti privati appare insufficiente per garantire il rispetto di alcune esigenze indefettibili riconducibili ai diritti fondamentali.
In questo contesto il seminario Costituzionalismo, “beni comuni” e nuove tecnologie – che si avvale della partecipazione di numerosi studiosi italiani e brasiliani – si propone di inserire alcune questioni chiave del diritto pubblico e costituzionale nel dibattito attuale e in un’ottica comparata, mettendo in luce come le nuove tecnologie possono contribuire alla tutela dei diritti fondamentali e, al tempo stesso, incrinare alcune delle basi e/o garanzie sulle quali il riconoscimento di tali diritti fondamentali poggia. La lettura di questi fenomeni appare intrinsecamente legata a differenti concezioni del rapporto tra Stato e mercato: rileggere quest’ultima dicotomia alla luce delle evoluzioni tecnologiche e dell’emersione di un nuovo soggetto, collettivo, in grado di assicurare la tutela multilevel di alcuni “commons”, appare come la principale sfida del costituzionalismo moderno.

Comitato scientifico e organizzativo
Prof. Roberto Miccú
roberto.miccu@uniroma1.it

dott.ssa Chiara Ingenito
chiara.ingenito@uniroma1.it

dott. Giacomo Roma
giacomo.roma@uniroma1.it